Anna Fazio Commercialista

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Circolari

Dal 01.01.2015 stop ai contratti a termine per i soggetti che non rispettano il limite numerico

Dal 01.01.2015 stop ai contratti a termine per i soggetti che non rispettano il limite numerico

 

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Il DL n. 34/2014 (recentemente convertito in legge) ha introdotto nuove disposizioni in materia di lavoro a termine: a partire dalla data di entrata in vigore del DL n. 34/2014 i contratti di lavoro possono essere effettuati entro il limite del 20% degli assunti a tempo indeterminato, senza causale, per una durata massima di 36 mesi comprensiva di 5 proroghe. Per il primo periodo di applicazione della disposizione viene previsto l’adeguamento alla 2 nuova limitazione al numero di contratti: a partire dal 01.01.2015, ai soggetti che non hanno provveduto ad adeguarsi alla nuova soglia viene preclusa la possibilità di stipulare nuovi contratti a termine. I datori di lavoro, quindi, dovranno tenere in considerazione che nel periodo a partire dal 2015, qualora occupino più lavoratori a termine di quanti ne vengono concessi, sarà preclusa la possibilità di stipulare nuovi contratti.

Cosa è cambiato per i rapporti di lavoro a termine?
L’articolo 1 del DL n. 34/2014 ha previsto (a partire dallo scorso anno) alcune incisive modifiche alla disciplina del rapporto di lavoro a termine. Viene previsto, in particolare, l’abolizione dell’obbligo di giustificazione del termine: i datori di lavoro non dovranno più giustificare l’utilizzo dello strumento giuridico, ma potranno accedervi liberamente (contrariamente a quanto avveniva in precedenza).

Una seconda modifica, altrettanto importante, consiste nella possibilità di prorogare il rapporto di lavoro fino a 5 volte, rendendo molto più elastico il rapporto di lavoro rispetto alle esigenze dell’attività svolta.